La complessità dell’anziano in una sanità che cambia: sfide e opportunità per la geriatria

26 ottobre 2023

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Via Venezia, 30
5131 Padova 

Ormai un quarto della popolazione italiana è anziano e le nostre regioni sono tra le più longeve. L’invecchiamento della popolazione pone numerose sfide, particolarmente riguardo agli aspetti socio-sanitari negli anziani fragili.
I caregiver si trovano spesso soli e disorientati nella gestione della fragilità. L’accesso al pronto soccorso diviene una soluzione ricorrente anche per problemi gestionali legati a riacutizzazioni di patologie croniche e che non sempre possono essere adeguatamente supportate a domicilio.
In Pronto Soccorso gli anziani devono attendere tempi lunghi in contesti inadeguati alla loro fragilità che esacerbano il quadro clinico.
Alcune esperienze in Italia dimostrano l’utilità della valutazione multidimensionale geriatrica fino all’OBI geriatrico per un più veloce rientro a domicilio.
Fra le condizioni cliniche che rendono più complessa la presa in carico dell’anziano e favoriscono il ricorso al PS, ci sono il dolore cronico e che si riacutizza, il decadimento cognitivo inziale, i disturbi psico-comportamentali della demenza, il delirium, i problemi del sonno, gli adeguamenti posologici nella polifarmacoterapia.
D’altro canto la rete dei servizi territoriali necessita di essere potenziata.
La continuità delle cure ospedale-territorio è talvolta complicata da rientri a domicilio non immediatamente possibili per necessità di proseguire cure a intensità intermedia, per carenze di rete familiare/assistenziale, per inadeguatezza delle abitazioni. 
Ospedali di Comunità, cure palliative, assistenza domiciliare integrata vanno ripensati alla luce delle nuove esigenze demografiche e sociali. 
A che punto siamo in Veneto e Trentino Alto-Adige? Come la riforma e il PNRR possono migliorare concretamente la risposta a questi bisogni?
In questo scenario la telemedicina e la realtà virtuale si propongono come strumenti nuovi da implementare, lezione imparata durante la pandemia, per la presa in carico non solo diagnostica ma anche preventiva, terapeutica, riabilitativa delle persone anziane e fragili.



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