Il vaiolo delle scimmie, monkeypox (MPX), è una malattia infettiva causata da un Orthopoxvirus, un virus simile a quello che causa il vaiolo (da cui si differenzia per minore diffusività e gravità).
Il suo periodo di incubazione, ovvero il tempo che intercorre tra l’esposizione al virus e lo sviluppo della malattia, è compreso tra 5 e 21 giorni.
I sintomi comprendono di solito:
La malattia generalmente si risolve spontaneamente in 2-4 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche; qualora necessario il medico può indicare la somministrazione di farmaci antivirali.
I casi riscontrati fino a questo momento hanno presentato sintomi lievi con un decorso benigno. Tuttavia, il vaiolo delle scimmie può causare una malattia più grave soprattutto in alcuni gruppi di popolazione particolarmente fragili quali bambini, donne in gravidanza e persone immunodepresse.
In caso di comparsa sintomi compatibili con una possibile infezione da vaiolo delle scimmie è importante contattare il proprio medico.
Il virus non si trasmette facilmente da persona a persona. Il contagio avviene attraverso la stretta vicinanza o il contatto fisico ravvicinato.
Il virus può essere trasmesso:
Nell'epidemia in corso, i dati finora disponibili e la natura delle lesioni in alcuni casi suggeriscono che la trasmissione possa essere avvenuta durante rapporti intimi.
Riportiamo di seguito alcuni consigli utili per l’auto-protezione:
Le raccomandazioni prevedono, inoltre, di restare a casa a riposo qualora insorga la febbre e di rivolgersi al medico di fiducia in caso di comparsa di vescicole o altre manifestazioni cutanee.
I contatti devono monitorare la loro temperatura due volte al giorno. I contatti asintomatici non devono donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono sotto sorveglianza. Durante i 21 giorni di sorveglianza i contatti di caso MPX devono evitare contatti con persone immunodepresse, donne in gravidanza e bambini di età inferiore ai 12 anni.
A partire dal 05.08.2022 è disponibile in Veneto il vaccino contro il vaiolo delle scimmie.
Attualmente la situazione epidemiologica, le modalità di contagio e velocità di diffusione della malattia fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa.
La vaccinazione è, pertanto, indicata, come profilassi pre-esposizione a partire dai 18 anni di età, per le seguenti categorie: