Il complesso ospedaliero è sorto negli anni Sessanta del Novecento a cavallo di un lungo tratto delle
mura rinascimentali di Padova, fra la porta Liviana, o di Pontecorvo, e il baluardo Cornaro.
Il muro, seppure interrotto in più punti e raso a livello del suolo, è stato conservato e lo si può seguire in tutto il suo sviluppo. Lo si può vedere ridotto a un paio di metri di altezza per tutto il tratto fra porta Pontecorvo e via Giustiniani. Del tutto scomparsa è la fossa esterna, occupata dagli edifici, salvo il tratto attorno al baluardo, uno dei rari casi in cui si è conservata.
La strada che corre sopra il muro attraversando l’area ospedaliera, occupando lo spazio dove un tempo sorgeva il terrapieno di rinforzo, è intitolata a Bartolomeo d’Alviano, capitano generale dell’esercito veneziano e responsabile della costruzione delle nuove mura, iniziate nel 1513, in conseguenza del fallito assedio del 1509 da parte delle truppe della lega di Cambrai.
Nell’angolo rientrante che il muro forma, le foto di metà Novecento mostrano due cannoniere, che forse ancora esistono sotto il livello stradale.